MONORES*30CPR 20MCG Foglietto illustrativo Bugiardino Farmaci

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Il clenbuterolo è infatti un agonista beta-2-adrenergico selettivo di lunga durata, sebbene agisca anche sugli adrenorecettori β1 e β3. Il clenbuterolo agisce da simpaticomimetico, in quanto essendo funzionalmente e strutturalmente simile all’adrenalina è in grado di attivare gli effetti della stimolazione del sistema nervoso simpatico sui vari tessuti. Tuttavia, il suo utilizzo venne ben presto messo al bando poiché i metaboliti del clenbuterolo hanno prodotto molti casi di intossicazione, con sintomatologia caratterizzata da tremori, tachicardia, mialgia, irritabilità e cefalea. Si segnala inoltre la tendenza del clenbuterolo a dare una rapida assuefazione.

  • Questo effetto è correlato con la dose ed è comune a tutti gli stimolanti -adrenergici.
  • L’incremento regolare nell’uso di beta-agonisti per controllare i sintomi da ostruzione bronchiale può suggerire un peggioramento del controllo della patologia.
  • Il clenbuterolo può indurre direttamente la sintesi delle proteine muscolari tramite meccanismi dipendenti da mTOR, gli stessi meccanismi che – attivati dalla leucina – favoriscono la sintesi di nuove proteine e con essa la crescita muscolare.

MONORES ® è una specialità a base di Clenbuterolo, principio attivo annoverato tra gli agonisti selettivi dei recettori Beta 2 adrenergici. La contestuale azione fluidificante sulle secrezioni muco nasali, rende il muco sensibilmente più fluido, facilitandone così l’eliminazione attraverso la clearance muco ciliare, e migliorando ulteriormente le capacità ventilatorie del paziente. In seguito alla somministrazione di MONORES ®, la quota di Clenbuterolo assorbita viene successivamente eliminata per via renale. I beta-bloccanti non selettivi, come il propranololo, sono adatti come antidoti specifici.

Monores (clenbuterolo) compresse e sciroppo: fogliettoillustrativo

I contenuti presentati non sostituiscono il foglietto illustrativo originale del medicinale, in particolare per quanto riguarda il dosaggio e gli effetti dei singoli prodotti. Non possiamo assumere responsabilità per l’accuratezza dei dati, poiché questi sono stati in parte convertiti automaticamente. Nell’asma e in disturbi polmonari simili, la muscolatura liscia dei bronchi si https://novakinvest.rs/steroididi-indicazioni-per-l-uso-2/ contrae, rendendo difficile la respirazione.

Effetti collaterali

Monores(Clenbuterolo) è un medicinale disponibile in compresse da 10 o da 20 microgrammi oppure in sciroppo da 20 microgrammi/ 5 ml o da 5 microgrammi/ 5 ml. Gli studi sulla tossicità riproduttiva negli animali non hanno evidenziato effetti dannosi né diretti né indiretti se non ad una dose 1000 volte superiore a quella massima giornaliera raccomandata nell’uomo. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Monores: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Come tutti i medicinali, Monores può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestano. In analogia ad altri beta-adrenergici, Monores può causare i sotto indicati effetti betamimetici indesiderati inclusa ipokaliemia severa. Gli effetti indesiderati di Monores possono essere distinti, in base alla frequenza, in comuni e non comuni. Nelle forme più gravi, nei primi giorni di trattamento, il dosaggio può essere aumentato a 4 compresse da 10 mcg o a 2 compresse da 20 mcg, sia al mattino, sia alla sera. Conseguito il miglioramento desiderato, attenersi alle dosi normalmente consigliate.

In caso di capogiro si raccomanda di evitare compiti pericolosi come guidare o usare macchinari. Rispetto ad altre molecole con attività β2-stimolante, clenbuterolo si caratterizza per un effetto più prolungato nel tempo e una più marcata broncoselettività. Gli studi sperimentali hanno evidenziato che la molecola non influenza in modo significativo i recettori β1-cardiaci.

Dosaggi, tempistiche d’assunzione e formato farmaceutico variano quindi sensibilmente da paziente a paziente in base relative necessità. Gli studi sperimentali sugli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni da parte del farmaco. La Food and Drug Administration ha classificato la molecola in categoria C per l’impiego in gravidanza. In ogni caso l’uso di clenbuterolo viene sconsigliato nella donna nei primi tre mesi di gravidanza. L’eventuale somministrazione nei periodi successivi di gravidanza dovrà essere oggetto di una attenta valutazione da parte del medico del rapporto beneficio/rischio.


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